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Wednesday, August 13, 2008

Sicilia 8





































Giardini Naxos

Abbiamo passato una buona giornata a Giardini Naxos. Questo bellissima città un tempo fu chiamata Naxos Siceliota, prima colonia greca in Sicilia. Il sito ufficiale afferma che:

La storia della città di Giardini Naxos può essere ripartita in due diverse vicende quella di Naxos prima colona greca di Sicilia e quella del “Borgo delli Giardini” divenuto Comune autonomo nel 1847.

"Naxos prima colonia greca in Sicilia”, venne fondata nel 735/734 dal Condottiero Teokles (Ateniese o forse Calcidese), diventando il primo approdo per chi veniva dalla Grecia. Secondo quanto è stato tramandato dagli storici, i Greci al loro arrivo nella baia, eressero sulla rada un’Ara dedicata al dio Apollo Arkegete, divinità protettrice per quanti affrontavano lunghi viaggi. La città, divenne in poco tempo meta di numerosi pellegrinaggi religiosi e questo contribuì a far si che la colonia diventasse una città opulenta circondata da un area rigogliosa dove crescevano in abbondanza vigneti ed uliveti che trasformarono il territorio in un luogo ameno...

L’alleanza con Atene durante la guerra del Peloponneso fu causa della sua distruzione da parte di Dionisio di Siracusa alleato di Sparta il quale con uno stratagemma riuscì ad espugnare la città. Dopo la distruzione i Naxioti che riuscirono a sfuggire alla morte ed alla prigionia si rifugiarono presso le altre colonia amiche nell’entroterra dell’Isola. Finisce così la storia della prima colonia greca di Sicilia dopo oltre trecento anni di vita. Negli anni che seguirono la baia ed il territorio circostante, fu abitato da pescatori e da piccoli nuclei di contadini...

Nel ‘700 il territorio che intanto era diventato una Contrada di Taormina, venne denominato “il borgo delli Giardini” per la presenza di numerosi aranceti e limoneti (nell’attuale area turistica di Recanati)...

La città venne denominata “Giardini Naxos” a partire dal 1978, quando allo storico nome di “Giardini” fu aggiunto quello di “Naxos” a ricordo della prima colonia greca in Sicilia. (vedi questo link qui: GN)


Quando siamo arrivati a Giardini Naxos abbiamo pranzato in un buon’ ristorante ma non mi ricordo il suo nome. C’è una baia lunga bella a Giardini ed abbiamo camminato il lungomare fino al museo archaeologico. Questo museo è molto interessante perchè si può leggere tutta la storia di Naxos nella forma degli antici artefatti che sono in mostra. Poi abbiamo camminato fino agli scavi dell’antica città di Naxos. Non faceva troppo caldo e abbiamo potuto camminare abbastanza facilmente.

Circa le sei siamo partiti in treno per Letojanni. Ci siamo divirtirti molto a Giardini Naxos. Alla prossima volta!


Tuesday, August 12, 2008

Sicilia 7




























La Degustazione di Vini

Come ho già detto abbiamo prenotato una gita per fare la degustazione di vini. Ci piacciono molto i vini particolarmente quelli d’Italia. Abbiamo preso il pullmann circa le tre nel pomeriggio. Eravamo circa trenta persone e siamo partiti per una vigna dove assaggeremo dei vini. La vigna si chiamo Gambino ed è situata in vicino al villagio di Linguaglossa. Il titolo pieno è l’Azienda Agricola Gambino Maria Linguaglossa. Il loro sito è qui: Vini

Quando siamo arrivati all’Azienda Gambino uno dei lavoratori ci ha dato una schieda assaggio vini. C’erano cinque vini – Tifeo Bianco, Tifeo Rosso, Cantari Bianco, Cantari Rosso e finalmente Alicante Rosso. Tutti questi vini erano saporiti o gustosi. Il mio preferito è stato il Tifeo Bianco. Il sito ufficiale dice:

Tifeo Bianco:

Etna DOC - VQPRD
COLORE: giallo paglierino brillante
PROFUMO: fruttato di agrumi e mele con sentori floreali
di zagara, mimosa e ginestra dell'Etna
SAPORE: fresco, secco, con acidità accattivante ma non
eccessiva e retrogusto fruttato di mela dell'Etna
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: formaggi freschi siciliani,
gamberetti marinati con fichi secchi e melone, tagliolini
con scampi e pistacchio di Bronte, dentice all'acqua di mare
ZONA DI PRODUZIONE: Azienda Agricola Maria Gambino - Linguaglossa
VITIGNI: Carricante, Catarratto, Minnella
TIPO DI TERRENO: vulcanico, ricco di sali minerali
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: spalliera 220x90
DENSITA' D'IMPIANTO: 4.500 piante per ettaro
RESA UVA/HA: 70-80 q.li per ettaro
VINIFICAZIONE: in bianco
ACIDITA' TOTALE: 6-6,5 gr./litro
INVECCHIAMENTO: 4 mesi in acciaio inox
AFFINAMENTO: 2 mesi in bottiglia
GRADAZIONE ALCOLICA: 11,5-12% Vol.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 12-14 °C
MODO DI CONSERVAZIONE: nella parte bassa dello scaffale in posizione orizzontale, in ambiente fresco a giusta umidita e temperatura di 15°, lontano da fonti luminose e rumori.


Ho comprato tre bottiglie di Tifeo Bianco. Non ho potuto ne comprare di più perchè ho dovuto li mettere nella mia valigia per li riportare all’Irlanda. Il sito indica che

L’azienda agricola Gambino è un luogo ideale per trascorrere dei momenti immersi nella natura dell’Etna, dei buoni sapori locali e dell'allegria. La degustazione dei vini è accompagnata dall’assaggio di prodotti tipici locali.E’ possibile visitare l’azienda e assistere alla proiezione del video sui sistemi di vinificazione.


Dopo la degustazione abbiamo partiti per Castiglione di Sicilia. Questa città magnifica non è lontano da Linguglossa. La storia di Castiglione è insita nel suo nome, Castel Leone, antica fortificazione che dominava la valle dell'Alcantara, i cui resti sono ancora visitabili. Il loro sito dice:

Fu abitata dai Greci già dal 403 a.C., che avevano capito sin d'allora il punto nevralgico in cui era situato, e costruirono sulla rocca un punto d'avvistamento fortificato a controllo dell'unica via d'accesso per l'interno della Sicilia.

Nel corso dei secoli si avvicendarono romani, che costruirono ponti, arabi che rivoluzionarono i sistemi d'irrigazione e giunsero persino ad allevare coccodrilli nel fiume Alcantara, normanni e svevi , sotto i quali Castiglione divenne città regia, e Ruggero di Lauria, ultimo feudatario.

Castiglione si sviluppò e prosperò sotto tutte le dominazioni: il castello continuava a fortificarsi, si costruivano chiese e palazzi, grazie alla ricchezza proveniente dalla coltura e dalla lavorazione del lino e delle nocciole.

Paese pieno di storia e di leggende: al castello ne sono legate moltissime, ma anche alle cube basiliane , ed al cosidetto "cannizzu", una torre d'avvistamento che si racconta sia stata spaccata in due da un terribile fulmine.

Il paese è collocato a 621 mt. s.l.m., controlla visivamente un vasto territorio e domina il fiume dell'Alcantara con gran parte della valle omonima. Ad oggi, comprende sette frazioni: Rovitello, Solicchiata, Passopisciaro, Verzella, Gravà, Mitogio e Castrorao.
Clicca qui per vedere o accedere al sito: CDS

Abbiamo pranzato circa le otto in un ristorante chiamato La Porta Del Re che anche ha un sito web: PDR

LA PORTA DEL RE ha un ambiente accogliente e rilassante, una cucina semplice e naturale con i prodotti di prima qualità, che solo la ricca terra Siciliana produce. Dal vino al pane all’olio alle carni alle verdure ai salumi ai formaggi, tutti sapori la cui genuinità, la fragranza e la freschezza sono garantite dai produttori locali.

Insomma ci siamo divertiti molto e abbiamo dormito bene quella notte.

Monday, August 11, 2008

Sicilia 6

























Ancora Una Volta a Catania

Letojanni ha una piccola stazione ferroviaria e siamo potuti andare in treno a Catania. Questo viaggio non è lungo oppure costoso. Ci vuole circa venticinque minuti per fare questo viaggio – una distanza di cinquantasette chilometri. I treni da Letojanni non sono troppo frequenti ma sono abbastanza affidabili.

Questo viaggio e'stato la seconda volta per noi a Catania. Eravamo là due anni fa e ci è piaciuta molto la città. C’è anche una provincia di Catania così come una città e questa provincia catanese comprende 58 comuni per una superficie totale di 3.552 kmq e più di un milione di abitanti.

La citta' di Catania è principalmete nota grazie alla vicinanza estrema con il piu' grande vulcano europeo ancora attivo, l'Etna, che ha sempre giocato un ruolo preponderante nella storia cittadina. Le sito Catania-Sicilia dice:

“Nonostante alcuni eventi nefasti, come alcune eruzioni molto violente di questo vulcano ed almeno tre grossi terremoti ancora oggi ricordati a causa dell'ingente numero di vittime e la distruzione che essi determinarono e l'epidemia del colera verificatesi verso la fine del 1800, la citta' ha saputo sempre rinnovarsi e ricostruirsi dimostrando un forte senso di sopravvivenza ed un forte orgoglio cittadino.” (Vedi questo link Catania )

Catania è famoso per la sua forte devozione per la Santa Patrona, S. Agata, festeggiata nei primi giorni del mese di febbraio ed anche per aver dato i natali a personalità illustri per la musica e la letteratura, come Vincenzo Bellini e Giovanni Verga.

Dalla stazione centrale Patrizio ed io abbiamo camminato fino al duomo. La Cattedrale di Sant'Agata è il duomo di Catania ed è ubicata sul lato est della omonima piazza. È dedicata a Sant'Agata, la santa, vergine e martire, patrona della città di Catania. La Wiki spiega:

“L'edificio attuale è opera dell'architetto Gian Battista Vaccarini che disegnò la facciata, in stile barocco siciliano, riedificata, nel 1711, dopo il terremoto del 1693. Il prospetto è a tre ordini compositi in stile corinzio e attico completamente in marmo di Carrara. Il primo ordine è costituito da sei colonne di granito di fattura antica provenienti forse dal Teatro Romano. Il secondo ordine ha anch'esso sei colonne grandi e due piccole poste ai lati dell'ampio finestrone centrale. Tutti gli ordini sono adornati con statue marmoree di sant'Agata al centro sulla porta centrale, sant'Euplio a destra e san Berillo a sinistra. Il portone principale in legno è costituito da trentadue formelle, finemente scolpite, illustranti episodi della vita e del martirio di sant'Agata, stemmi di diversi papi e simboli della cristianità.” (Clicca sul questo link qui: Il Duomo)

Abbiamo pranzato in un buon ristorante proprio davanti al duomo. Poi abbiamo camminato fino all’ anfiteatro Romano ed andando a questo posto abbiamo visto l’università di Catania. Poi abbiamo fatto il Giro Turistico di Catania – “percorso turistico della Catania Monumentale, Archeologico, Museale, Storico e Religioso” come dice la pubblicità. Il mezzo di trasporto era un piccolo treno la capacità di cui era cinquantaquattro posti a sedere. Abbiamo visto anche due carabinieri a cavallo nella Piazza Duomo.

Verso le sei siamo andati alla stazione per prendere il treno per Letojanni. Mentre aspettavamo il treno abbiamo incontrato un australiano giovane ed anche un catenese giovane e abbiamo fatto una converzatione lunga con loro perchè il primo treno è stato cancellato. Ci piace molto incontrare persone nuove in viaggio. Penso che sia stimolante.

Sunday, August 10, 2008

Sicilia 5

































Un'Escursione sull' Etna

Non è possibile andare in Sicilia senza notare l’importanza della famosa montana, il famoso volcano dell’Etna. L'Etna, il più alto vulcano europeo (3315 m sul livello del mare nel 1998) ed il più attivo, è “collocato in uno scenario strutturalmente molto complesso, e ancora oggi non completamente compreso, che è rispecchiato nell'abbondanza - spesso contraddittoria - di modelli proposti per il vulcano ed il suo ambiente tettonico.” (Vedi questo link – Etna)

Quindi Patrizio ed io abbiamo deciso fare una gita sull’Etna – questa gita si chiama Etna Experience. La pubblicità che abbiamo ricevuta dice che “La Sicilia ha un cuore che batte” cioe' L’Etna. Il sito ufficiale di Etna Experience dice:

“Il più maestoso vulcano attivo d'Europa (3350 mt), una presenza inquietante, spaventosa, affascinante, che sovrasta l’intera provincia catanese. L'Etna è amata e allo stesso tempo temuta da tutti i catanesi, che subiscono il fascino di tanta magnifica imponenza, sono orgogliosi della loro montagna di fuoco, ma sanno che essa potrebbe distruggere. Eppure non uno solo vorrebbe veramente che l' attività del vulcano cessasse.

Il fatalismo si fonde con la fede, la superstizione, il mito, la leggenda. Ma oggi gli scenziati effettuano un monitoraggio costante dell'Etna e sono in grado di preannunciare il manifestarsi di attività più o meno importanti. Ed oggi i tecnici hanno diversi mezzi a disposizione per dirottare il corso del magma. Dunque nulla da temere ma tanto da vedere!” (Vedi questo link qui: Etna Experience)


L'Etna (Mungibeddu o semplicemente 'a Muntagna in siciliano) è un vulcano attivo che si trova sulla costa orientale della Sicilia (Italia), tra Catania e Messina. È il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo. La sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni, ma si aggira attualmente sui 3.340 m. s.l.m. Il suo diametro è di circa 45 chilometri. Un tempo era noto anche come Mongibello.

Abbiamo preso il pullman all’una e siamo partiti per l’Etna. Abbiamo imparato che l'Etna è un vulcano attivo. A differenza dello Stromboli che è in perenne attività e del Vesuvio che alterna periodi di quiescenza a periodi di attività parossistica esso appare sempre sovrastato da un pennacchio di fumo. Anche L’Etna è molto importante nell’economia della Sicilia – per l’agricoltura in generale e particolarmente la viticoltura. Anche 'a Muntagna è molto importante per la fonte della vita – fornisce l’acqua per la gente della regione. Anche questo volcano magnifico ha una posizione centrale negli sport invernali. Sull'Etna è inoltre possibile praticare sport invernali: sci, sci di fondo, scialpinismo e snowboard. Quando siamo saliti sull’Etna abbiamo notato la neve sotto la lava nera. Abbiamo usato vari mezzi di trasporto per fare questa gita – in primo luogo il pullman, poi una funivia, e finalmente degli jeep o degli autobus a quattro ruote. A posti dovevamo camminare vedere le cose varie. Ho veduto delle piante selvatiche ed anche la neve sotto le piccole pietre nere di lava. L’aria era molto fresca e la vista dalla montagna era magnifica e magica e quasi mistica.

A notte si può vedere una vista bellissima del flusso più recente di lava dall’Etna – questo flusso nuovo è molto visibile e chiaro da Taormina. Mettero qualche foto sopra di questa bellissima escursione.



Sicilia 4


























Taormina e Letojanni di Notte

Quando i giorni sono troppo soleggiati o troppo caldi non si vede l’ora che arrivi la notte. Anche quando il sole brilla troppo fortemente bisogna fare una siesta. Quindi c’è di solito più d’attività di sera e di notte che di giorno. Sembra che il mondo si svelgi di sera e particolarmente di notte in Italia. Certamente questo era il caso a Taormina ed a Letojanni.

Mi piacciano molto la sera e la notte in Italia. Tutti gli italiani si vestono nei loro abiti migliori e poi fanno la passeggiata – vanno in giro per le strade della loro città. Per noi Irlandaisi quest’ usanza è spettacolare, bella ed anche molto sana. Tutti i negozi, i ristoranti e le trattorie sono aperte. Italia a notte è colorata vivacemente ed anche piena di vita.

A Taormina ci sono molti artisti che tirano degli schizzi della gente che hanno il tempo ed i soldi. Anche ci sono dei concerti all’aria aperta – molti cantanti ed anche molti musicisti che intrattenano i passanti.

Essenzialmente la notte è un tempo di mangiare e di bere il meglio di prodotto italiano. ‘E anche un tempo di parlare e di ridere, specialmente di ascoltare i problemi d’altri. Ho preso qualche foto di Taormina ed di Letojanni di notte e ho l’intenzione di metterle sopra.




Saturday, August 09, 2008

Sicilia 3






















Ancora Una Volta a Taormina

Mentre scrivo questa posta piove fortemente – anche ci sono tuono e fulmini – il tempo “buono” d’Irlanda ma non mi ricordo mai – e ho cinquanta anni – un’estate così piovoso come quest’estate. Siamo in pericolo di essere inondati ancora qui a Dublino. Mi mancano il bel tempo della Sicilia e di Taormina ed i cieli azzurri ed il sole d’Italia. Ma ci sono sempre i miei sogni!

Il secondo giorno di nostra vacanza abbiamo preso l’autobus per Taormina. Gate 2, il sito ufficiale dell’Azienda Autonoma Siggiorno e Turismo di Taormina ha una buona introduzione alla città: Mi piace questa perchè è semplice e molto comprensibile: Vedi questo link per le tre citazioni sotto: Taormina


“Peregrinando nel suo viaggio in Sicilia, Johann Wolfgang Goethe giunse nel 1787 a Taormina e rimase estasiato dall’incantevole scenario.
"A destra su due alti rupi stanno castelli, sotto si stende la città-scrisse nel suo diario - e benché queste costruzioni siano di un’epoca recente, si deve pur pensare che anche anticamente ce ne stavano sullo stesso posto. Poi si vede tutta la schiera dell’Etna, a sinistra la spiaggia fino a Catania, o magari a Siracusa; l’enorme fumante montagna di fuoco chiude l’ampia veduta, senza nulla di spaventoso; l’atmosfera si addolcisce e la fa sembrare più lontana e più mite di quanto è in realtà".

Il 6 Maggio di quell’anno il grande viaggiatore tedesco ammirò anche l’anfiteatro e riposandosi sulle gradinate superiori ammise "che mai il pubblico di un teatro ebbe avanti a sé una simile visione".
Parole scritte oltre 200 anni addietro. Oggi quasi nulla è cambiato.
Gli angoli, le atmosfere, i colori di Taormina incantano i nuovi viandanti così come incantarono Goethe.

In ogni stagione il suo fascino irresistibile cattura sia coloro che amano una vacanza tranquilla, a contatto con la natura, sia quelli che la desiderano carica di movimento, emozioni ed incontri. Inoltre i grandi appuntamenti internazionali con la cultura contribuiscono a fare di Taormina il polo di riferimento per la conoscenza di tutte le altre realtà turistiche siciliane.”


Abbiamo camminato per le belle strade della città. Anche abbiamo visitato l’Amfiteatro Greco – la mia terza volta di verderlo. Il sito ufficiale dice:

“Il Teatro Antico: E’ greco o romano? Un interrogativo che ha sempre fatto ampiamente dibattere esperti e critici. Per tagliare ogni discussione in merito, basterebbe ricordare che Taormina fu una "Polis" greca fin dalla sua origine e che ogni città del mondo greco antico aveva il suo Teatro dove si recitavano le tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide, e le commedie di Aristofane, tanto per citare gli autori più conosciuti.

Il Teatro di Taormina è, per grandezza il secondo in Sicilia dopo quello di Siracusa. E per la costruzione si calcola che siano stati necessari decine di anni. Le misure attuali sono di cinquanta metri di lunghezza, venti metri in altezza, il che comportò la rimozione di qualcosa come centomila metri cubi di pietra.

Un’altra prova che il teatro sia di origine greca è dai blocchi di pietra di Taormina (un quasi marmo) ben squadrati che si trovano sotto la scena del Teatro e che sono il classico esempio del modo di costruire dei greci antichi.”


Anche ci è piaciuto molto Il Giardino Pubblico dal quale si può vedere una vista magnifica della baia intera. Lo stesso sito anche è interessante riguardo a questo bellissimo giardino:

Il Giardino Pubblico:

La Villa comunale, intitolata al duca di Cesarò deputato all’epoca della sua costituzione del collegio di Taormina, proviene dalla donazione della famiglia Cacciola-Trevelyan, della fine degli anni ’20. All’interno, tra una folta vegetazione, tipicamente mediterranea nel districarsi di siepi ed aiuole, i viali in acciottolato collegano in senso longitudinale i quasi tre ettari di parco.

Tra le essenze pregiate, alcune rare e di eccezionale bellezza, si snoda un viale di ulivi dedicato ai caduti delle varie guerre. Caratteristiche sono le torrette arabescate stile pagoda cinese in mattoni e contornate di pomice lavica volute dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan, convinta ornitologa, la quale in quelle torrette si dilettava a studiare gli uccelli. In alcune piazzole cimeli dei due conflitti mondiali e al limitare del naturale "Teatro di Verzura" il monumento ai caduti di tutte le guerre.”


Metto qualche foto sopra di queste cose da vedere a Taormina.

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