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Friday, February 23, 2007


L’arte della Meditazione

Ho già scritto nel mio blog inglese che io sono un appassionato della meditazione orientale. Mi piaciono questi maestri di questa arte anziana: William Johnston, S.J. (un jesuita irlandese che abita in Giappone), Anthony de Mello, S.J. (un jesuita indiana che è morto da circa venti anni), Michael Paul Gallagher, S.J. (un altro jesuita che mi ha insegnato molti anni fa in un collegio chiamato Mater Dei qui a Dublino. Lui ha un buono sito e si può visitarlo per cliccare qui sul link http://www.plaything.co.uk/gallagher/ e adesso insegna Dipartimento di Teologia Fondamentale della Pontificia Università Gregoriana a Roma, http://www.unigre.urbe.it/).

Ci sono anche molti diversi maestri della meditazione come il Dalai Lama del Tibet, Thich Nhat Hanh, un maestro di Zen dal Vietnam, ed anche Sogyal Rinpoche, lo scrittore del famoso libro moderno chiamato “Il Libro Tibetano del Vivere e del Morire.” Sogyal Rinpoche, fondatore e direttore spirituale di Rigpa, è nato nel Tibet orientale, nella provincia del Kham; è stato riconosciuto quale incarnazione di Lerab Lingpa Tertön Sogyal, uno dei maestri del XIII Dalai Lama, da uno dei più eminenti maestri del XX secolo, Jamyang Khyentse Chökyi Lodrö, che ha fatto da supervisore al suo addestramento e lo ha cresciuto come un figlio.

Come vedi penso che la meditazione non abbia delle frontiere. Si può imparare questa bella arte da tutti gli esperti del mondo – dai cristiani, anche dai buddhisti e perfini dai umanisti. Tutti questi ci insegnono di abitare con noi stessi, di restare calmi, inattivi e silenziosi in una stanza, sedere in solitudine nella quite di un bosco, forse. Ecco il segreto della vera felicità!


Sopra c'e' una foto di pietre da una spiaggia vicino a Delphi, marzo 2006.

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